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Museo Civico di Taverna

 

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Punti di interesse

Museo civico di Taverna: ci sono esposte splendide opere di maestri dei secoli XVII e XVIII, quali Gregorio e Mattia Preti, Giovan Battista Spinelli, Antonio Samelli, Di Mattia.

 

Chiesa monumentale di San Domenico: alla costruzione iniziale realizzata in tufo, era annesso il convento dei Domenicani, fondato nel XV secolo, danneggiato da un sisma nel 1662. Alla chiesa, ricostruita tra il 1670 e il 1680, vennero date forme barocche, ampliandola una navata laterale a sinistra, mentre 1794 venne ricostruito il campanile. Un nuovo restauro venne effettuato dopo il terremoto del 1905. La Chiesa ha un soffitto in legno a cassettoni dipinto del XVIII secolo, accoglie molte opere d'arte, tra cui 8 dipinti del Mattia Preti, rubate la notte del 26 febbraio 1970. Questo episodio determinò la chiusura di San Domenico ed il trasferimento del patrimonio artistico rimasto in altre sedi. Le opere furono ritrovate dopo 2-3 anni circa. Nel 1988, dopo l'ennesimo intervento di recupero dell'edificio e delle opere presenti, la chiesa venne riaperta al culto e la pinacoteca pretiana restituita al pubblico. Dei beni custoditi in San Domenico fanno parte 11 oli su tela di Mattia Preti tra cui: "Miracolo di San Francesco di Paola", 1678; "Martirio di San Sebastiano", 1687; "Madonna della Purità" realizzata
insieme al fratello Gregorio, 1636; "Cristo fulminante", 1680; "Eterno Padre", 1685-87, numerose altre tele del XVII, XVIII e XIX secolo, una "Pietà" a tutto tondo di Giovan Battista Ortega (1603), il paliotto dell'altare maggiore in scagliola colorata e incisa (XVII secolo), la cantoria lignea con tele dipinte (XVIII secolo), un organo in legno intagliato, dipinto e decorato dall'artista Francesco Ferrazzano (1754), un pulpito ligneo dorato e intagliato del XVII secolo. Splendidi gli affreschi delle "Storie della vita di San Domenico" . Sono interessanti, nell'attiguo oratorio del SS: l'altare in legno scolpito (XVII secolo), il coro ligneo e gli affreschi e tempere su carta del XVII-XX secolo i "Misteri del Rosario" ed il corredo della sacrestia: un crocifisso ligneo, i paramenti in tessuti policromi lavorati, l'argenteria, un fondo librario che comprende i secoli dal XVI al XIX e gli arredi del XVII secolo in legno scolpito e dipinto.


Chiesa arcipretale di Santa Barbara: edificata dai Francescani nel XV secolo. Nel XVIII secolo l'interno venne arricchito con dipinti, statue ed arredi. In seguito al terremoto del 1783, la chiesa venne ristrutturata. Negli anni del dopoguerra un ulteriore ristrutturazione umiliò le caratteristiche architettoniche originarie e, soprattutto, la privò di gran parte dell'arredo interno: fastigi lignei, soffitto a cassettoni, pulpito, organo, antichi confessionali e cappelle laterali destre. Oggi, ospita diverse opere tra cui 6 oli su tela di Mattia Preti, sulla parete di fondo dell'abside si può ammirare il "Patrocinio di S. Barbara", 1688, la tomba di Ignazio Poerio in marmi e pietre policrome del 1868, antichi altari e arredi lignei, il tesoro di ignoti argentieri e artieri meridionali, preziosi paramenti sacri e un fondo librario parrocchiale.

 

Chiesa di San Martino: costruita nel 1429, vi fu battezzato Mattia Preti, a tre navate conserva: un'icona miracolosa della Madonna delle Grazie; alcuni dipinti pretiani; una serie di tele, arredi e sculture del XVII-XVIII secolo.

 

Chiesa di Santa Maria Maggiore: è considerata la più antica chiesa di Taverna nuova la struttura d'origine e parte degli arredi interni sono stati fortemente compromessi dall'alluvione del 1957. Vi sono custodite opere di Giovanni Balducci, Giò Bernardino Azzolino e Cristoforo Santanna. Da vedere, l'oratorio della Madonna del Carmelo che ha un soffitto ligneo del Settecento e ricchi decori in stucco.


Chiesa di Santa Caterina Piccola: chiesa in passato annessa al monastero di Terziarie Francescane -prima metà del XV secolo- ad unico vano rettangolare in cui si possono apprezzare: un coro ligneo del XVII secolo intagliata da artigiani locali, dipinti della bottega di Santanna e del Colelli (XVIII secolo) ed piatto da questua in ottone sbalzato del periodo rinascimentale.

 

Chiesa di Santa Maria del Soccorso: la Chiesa di Santa Maria del Soccorso nel tempo subendo numerosi interventi di restauro ha perso tutte le decorazioni originarie. Una scultura policroma della Madonna del Soccorso del XVII secolo è posta sull'altare, Chiesa di San Nicola Risale ai primi del XV secolo, la facciata è in stile neoclassico conserva tre altari lignei policromi, una scultura di San Nicola di Bari e un dipinto di Antonio Sarnelli.

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